AMBIENTI DI APPRENDIMENTO E SPAZI EDUCATIVI
Cosa sono
L’OCSE definisce lo “spazio educativo” come uno spazio fisico che supporta molteplici programmi di apprendimento e metodi didattici diversi. Gli spazi educativi progettati per la scuola decenni fa, però, non riflettono le necessità degli studenti di oggi: le metodologie didattiche moderne (apprendimento capovolto, approccio collaborativo, problem solving) richiedono una trasformazione nella configurazione dell’aula per consentire movimento e flessibilità.
Da Spazio Educativo ad Ambiente di Apprendimento Innovativo
Il MIUR dal 2018 promuove la realizzazione di “Ambienti di apprendimento innovativi”, spazi educativi attrezzati con risorse tecnologiche innovative, capaci di integrare nella didattica l’utilizzo delle tecnologie. La scelta si inserisce nell’ambito dell’Azione #7 “Piano Laboratori” del Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD).
Perché Spazio Innovativo
Uno spazio di apprendimento è innovativo perché “misto”, in quanto convivono sia l’aspetto fisico sia quello virtuale. Il nucleo di questo ambiente innovativo è costituito da un ecosistema che tiene conto di 4 elementi fondamentali: i docenti, gli studenti, il contenuto e le risorse.
1+4 spazi educativi per la scuola del terzo millennio
Nel 2013 il MIUR incarica Indire di analizzare la configurazione degli ambienti di apprendimento delle scuole più innovative a livello europeo, al fine di elaborare un paradigma di riferimento.
Nel 2016 Indire presenta a Kassel il “Manifesto 1+4 Spazi educativi per la scuola del terzo millennio”, la nuova visione della scuola in cui l’ambiente di apprendimento non coincide più solo con l’aula predisposta per la classica lezione trasmissiva, ma si configura come uno spazio multidimensionale e flessibile.
A. Spazio esplorazione
Spazio della scoperta e dell’esplorazione del mondo. Ambiente dotato di strumenti per l’osservazione, la sperimentazione e la manipolazione.
B. Spazio individuale
Spazi per il raccoglimento, la riflessione, la lettura. Postazioni riparate e protette con strumenti di lettura/scrittura individuale.
C. Spazio Informale
Luogo dell’incontro informale e del riposo. Ambienti comodi con sedute morbide per leggere, parlare, ascoltare musica.
D. Agorà
Luogo della comunità scolastica tutta. Ambiente per la condivisione di eventi aperti anche al territorio.
La Classe 2.0 e 3.0
La classe, l’ambiente fulcro dell’apprendimento scolastico, è diventato uno spazio educativo modulare, collaborativo ed inclusivo, che permette ritmi e modalità di apprendimento diversi a seconda della materia insegnata, della scuola, del docente e dell’alunno coinvolto.
Nella classe 2.0 e 3.0 gli ambienti didattici, completi di arredi e dispositivi tecnologici, consentono di creare aule dinamiche, immersive e multimediali, fornendo a tutti la possibilità di creare, presentare, collaborare, discutere ed elaborare, in linea con le moderne metodologie di apprendimento.
LE ESIGENZE DIDATTICHE ATTUALI
La Pandemia cambia il paradigma
L’arrivo della pandemia SARS-CoV-2 nel 2020 ha completamente rivoluzionato il modo di fare didattica nella scuola, costringendo ad un ripensamento del paradigma di riferimento.
Sono sorte nuove esigenze e nuove modalità di interazione docente-studenti, da fondere alle attività didattiche educative in uso: la Didattica Digitale Integrata.
Le Sfide della Didattica Digitale Integrata
- Come coinvolgere gli studenti, sia in presenza che a distanza, proponendo attività collaborative e interattive?
- In che modo organizzare ambienti che rendano efficace l’alternanza tra momenti sincroni e momenti asincroni?
- Che strumenti adottare per permettere agli studenti di seguire le attività della classe, anche a distanza, in maniera innovativa e inclusiva?
LA SOLUZIONE: LO SPAZIO MISTO INCLUSIVO
La classe pensata per la DDI è lo spazio misto inclusivo.
La tecnologia è sempre più interconnessa con la scuola e fornisce nuovi strumenti e metodi a supporto della didattica.